L’esame Bioimpedenziometrico nell’assesment nutrizionale dei pazienti con Sindrome da Ovaio Policistico.oli

Introduzione

La sindrome da ovaio policistico (PCOS) è uno dei disturbi ginecologici più frequenti, interessando circa il 20% delle donne in età fertile.

L’enorme variabilità fenotipica è una delle caratteristiche principali di questa condizione.

Iperandrogenismo con irsutismo, acne e alopecia, cisti ovariche ecograficamente evidenziabili, oligo-amenorrea con oligo-anovoulazione, sono le più importanti manifestazioni cliniche, che molto frequentemente vengono accompagnate da un corollario dismetabolico caratterizzato da iperglicemia o iper-insulinemia, insulino-resistenza e obesità.

In questo scenario clinico, oltre all’importante inquadramento ginecologico, è di fondamentale importanza, per sostenere al meglio il piano terapeutico, un attento assesment nutrizionale.

Indispensabile, pertanto, oltre al monitoraggio antropometrico, l’esame bioimpedenziometrico, convenzionale e vettoriale, che consentirà al Medico ed al Nutrizionista di gestire al meglio gli aspetti dietetici e di valutare l’impatto metabolico dell’iter terapeutico.

 

L’importanza dell’assesment nutrizionale

Secondo recenti statistiche, circa il 75% delle donne affette da PCOS presenterebbe alterazioni metaboliche riconducibili ad insulino-resistenza, con valori massimi per i soggetti obesi, nei quali la prevalenza di tali dismetabolismi toccherebbe addirittura il 94%.

È proprio per questo motivo, che il percorso nutrizionale, diventa un elemento chiave nel successo terapeutico e nella gestione di fondo di questa sindrome.

Come primo atto, quindi, la valutazione nutrizionale, servirà a caratterizzare al meglio la situazione dietetica di partenza e a programmare tutte le scelte più appropriate.

Le fasi dell’assesment nutrizionale vertiranno (Tabella 1):

1. Studio degli esami di laboratorio con particolare attenzione al quadro glicemico e lipidemico;

2. Valutazione delle abitudini dietetiche e delle caratteristiche nutrizionali;

3. Indagine antropometrica;

4. Valutazione Bioimpedenziometrica convenzionale e Vettoriale.

Le informazioni così ottenute, potranno indirizzare il Clinico verso la più appropriata, se necessaria, scelta terapeutica, mentre il Nutrizionista verso la scelta del piano alimentare metabolicamente più adatto alle emerse necessità.

Il periodico monitoraggio degli stessi parametri, fornirà un follow-up attento e dettagliato dello stato nutrizionale nonché metabolico del soggetto in esame.

 

Tabella 1- Fasi dell'assesment nutrizionale

Esami ematochimici

Valutazione dietetica

Valutazione antropometrica

Valutazione B.I.A. – B.I.V.A.

Glicemia Basale

Recalle delle 24 h

Altezza

Angolo di Fase

Insulinemia Basale

Studio delle frequenze

Peso

ECW/TBW%

HOMA IR- test

Studio delle porzioni

BMI

Total Body Water

Hba1c

Diario alimentare

Circonferenza Vita

Fat Mass Index

OGTT

 

Plicometria

Free Fat Mass index

Quadro lipidemico

 

Circonferenza Braccio

Skeletal muscole

 

 

 

Visceral Adipose Tissue

 

 

Lo studio della composizione corporea mediante B.I.A. e B.I.V.A

L’esame bioimpedenziometrico convenzionale (B.I.A.) e vettoriale (B.I.V.A.) rappresentano alcune delle più consolidate tecniche nella valutazione, clinica e nutrizionale, della composizione corporea.

L’inquadramento ottenibile con queste metodiche, incrociato ad un’attenta valutazione dietetica ed un adeguato studio dei principali parametri biochimici, fornirà al clinico ed al nutrizionista un background valutativo di elevatissima precisione e sensibilità.

Nell’ottica dello studio della composizione corporea mediante tecnica B.I.A. – B.I.V.A. il clinico ed il nutrizionista dovranno valutare con particolare attenzione alcuni parametri (Tabella 2)

 

Tabella 2- Parametri bioimpdenziometrici

Parametri BIA

Significato e applicazione clinica

Possibili variazione in PCOS

Angolo di fase (PA°)

Valore sintetico delle proprietà bioelettriche del tessuto+

E’ indice di qualità dei tessuti  conduttivi.

Si potrà assistere ad una riduzione di questo valore, significativo di una compromissione della qualità dei tessuti conduttivi

ECW/TBW %

Rappresenta la percentuale di acqua presente all’esterno delle cellule.

Si potrà assistere ad un incremento di questa percentuale indice di una compromissione dello stato di idratazione intracellulare e di un potenziale accumulo di fluidi interstiziale

Body Composition Chart

Grafico sintetico che normalizza i valori di Massa Grassa (FM) e di Massa Grasso Priva (FFM) sull’altezza.

Dati variabili a seconda del paziente. Bisognerà prestare attenzione all’eventuale presenza di Obesità Sarcopenica.

Visceral Adipose Tissue

Stima del tessuto adiposo viscerale, noto per le sue spiccate attività infiammatorie e dismetaboliche.

Si potrà assistere ad un aumentata espressione di questo tessuto adiposo, anche in presenza di BMI normale o leggermente aumentato.

Skeletal Muscle

Rappresenta la quota di massa muscolare scheletrica presente nel soggetto. Influenza le sue capacità metaboliche

Si dovrà prestare attenzione a valutare eventuali stati carenziali o deficitari, indicativi di una compromissione dello stato nutrizionale.

B.I.V.A.

Valutazione delle proprietà bioelettriche del soggetto. Consente l’identificazione di stati di disidratazione, overidratazione e catabolismo.

Si potrà assistere ad un abbassamento del vettore indicativo di uno stato di overidratazione con espansione dei fluidi extracellulare a scapito di quelli intracellulari.

 

Il follow-up

L’esame bioimpdenziometrico, oltre ad in quadrare la situazione di partenza, fornirà un supporto di assoluto rilievo nel successivo follow-up nutrizionale e metabolico di questi pazienti.

Sia il Cinico che il Nutrizionista potranno quindi valutare l’aderenza al piano terapeutico e dietetico prescritto, con estrema rapidità e precisione, senza dover ricorrere, in prima istanza, ad esami di secondo livello.

Il miglioramento dello stato metabolico, passerà quindi per:

·         Una riduzione del tessuto adiposo viscerale;

·         Un incremento e rientro nei range di normalità dell’angolo di fase;

·         Una ridistribuzione dei liquidi, con passaggio dall’ambiente interstiziale verso quello intracellulare;

·         Una riduzione, quando necessaria, dei valori di Massa grassa;

·         Un innalzamento del vettore.

In base alle osservazioni effettuate si potrà quindi rimodulare sia il piano terapeutico che quello nutrizionale.

 

Conclusioni

In quadri clinici particolarmente complessi dal punto di vista ormonale e metabolico come la PCOS, l’assesment nutrizionale riveste un ruolo di assoluto rilievo nella gestione dell’iter terapeutico del paziente.

La metodica B.I.A. e B.I.V.A, grazie alla bassissima invasività, all’elevata sensibilità ed affidabilità, può guidare il team sanitario nella fine personalizzazione dell’intervento farmacologico e dietoterapico.

 

BIBLIOGRAFIA

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